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Terapie non farmacologiche
I pazienti affetti da deterioramento cognitivo possono essere molto aiutati dalle cosiddette “Terapie non farmacologiche”.
Tra queste, un ruolo importante è ricoperto dalla stimolazione cognitiva. Se il paziente vive a casa propria, è possibile proporre lo svolgimento di semplici attività che lo stimolino e lo motivino.
Si può, per esempio, proporre di svolgere insieme:
Attività culinarie (tagliare e sbucciare frutta e verdura, impastare, fare biscotti,…)
Attività creative (colorare, ritagliare, incollare,…)
Attività motorie (come delle semplici passeggiate o movimenti da fare anche seduti a casa)
Attività musicali (ascolto, canto, ballo)
Attività cognitive (lettura del giornale, semplici cruciverba,…)
Attività pratiche (piccoli lavori di giardinaggio, raccolta foglie, uncinetto, lavoro a maglia,…)
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